Non si può avere una società giusta senza che alle persone con disabilità vengano riconosciuti tutti i diritti spettanti al resto della popolazione. Tali diritti non vanno però solo attestati sulla carta, ma v’è necessità di dare loro attuazione pratica. Ecco perché l’ordinamento italiano riconosce determinati aiuti alle persone con disabilità, per garantire loro una vita piena e soddisfacente. Questi aiuti fanno seguito al riconoscimento della disabilità. Ecco quindi spiegato chi accerta e certifica la disabilità.
La legge n. 104 del 1992 definisce la disabilità come la presenza di una menomazione fisica o psichica che comporta uno svantaggio personale che la persona affetta da tale menomazione vive, non solo nel contesto lavorativo. Da questa deriva l’ “handicap”, ossia lo svantaggio sociale che la persona con disabilità vive quotidianamente.
Diversa è l’invalidità civile, che riguarda la capacità lavorativa della persona con disabilità e non la sua capacità di inserirsi socialmente. In generale, consiste in una riduzione permanente della capacità a svolgere attività lavorativa non inferiore a un terzo.
L’accertamento della disabilità avviene ad opera del medico-legale dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS). Tale accertamento segue modalità particolari per le persone in età evolutiva (ossia i minori): in questi casi, infatti, la commissione medica vede un medico-legale a presiedere e due medici specialisti in pediatria, neuropsichiatria infantile o nella specializzazione inerente la condizione di salute specifica del soggetto. Un assistente specialistico o un operatore sociale, individuati dall’ente locale, completano la commissione, assieme a un medico dell’INPS e a un esperto per ciascuna delle associazioni ANMIC, UIC, ENS e ANFFAS.
La procedura per l’accertamento della disabilità si avvia con la richiesta, di solito avanzata dai genitori, all’INPS. L’ente, entro 30 giorni, fissa la data della visita. La visita si svolge con la commissione composta come accennato sopra, in caso di persone in età evolutiva. La commissione accerta e certifica la disabilità sulla base della ICD, ossia la Classificazione statistica internazionale delle malattie e dei problemi sanitari correlati dell’OMS.
La certificazione della disabilità viene trasmessa dalla famiglia a:
Il profilo di funzionamento è un documento che definisce le competenze professionali e la tipologia delle misure di sostegno e delle risorse strutturali necessarie per l'inclusione scolastica. Viene redatto con la collaborazione dei genitori del giovane o della giovane con disabilità ed è propedeutico e necessario alla realizzazione del PEI, il Piano Educativo Individualizzato. L’obiettivo è fornire una fotografia delle esigenze dell’individuo e viene quindi aggiornato a ogni cambio di grado di istruzione e a ogni cambiamento sulle condizioni della persona.