Navigando sul web ti sei imbattuto in una sigla: AgID. Non avendola mai vista prima, ti sei giustamente chiesto cosa significa, cos’è e cosa fa AgID. Che tu abbia incontrato l’Agenzia per l’Italia Digitale per caso o per lavoro, vediamo insieme che cos’è e di cosa si occupa l’AgID.
Se hai un sito web, sei tenuto a presentare la dichiarazione di accessibilità AgID, o potresti incorrere in sanzioni. Leggi questo articolo per saperne di più.
AgID è una sigla usata per indicare l’Agenzia per l’Italia Digitale. Si tratta di un’agenzia tecnica sotto l’egida della Presidenza del Consiglio di Ministri (il Governo) che ha il seguente compito:
Garantire la realizzazione degli obiettivi dell’Agenda digitale italiana e contribuire alla diffusione dell'utilizzo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, favorendo l'innovazione e la crescita economica.
Nasce nell’ambito del Piano Triennale per l’informatica della Pubblica Amministrazione, il cui obiettivo è favorire la trasformazione digitale del Paese. In un’Italia sempre arretrata, rispetto agli altri Paesi, sul piano informatico e digitale, l’AgID mira quindi ad accelerare lo sviluppo in tale ambito. L’obiettivo è la realizzazione di un’Italia tecnologicamente avanzata e al passo con i tempi.
Come recita il sito dell’agenzia, “AgID sostiene l’innovazione digitale e promuove la diffusione delle competenze digitali anche in collaborazione con le istituzioni e gli organismi internazionali, nazionali e locali.”
Paola Pisano, Ministra per l'Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione, ha dichiarato che gli sforzi dell’Agenzia saranno indirizzati verso la promozione dell’utilizzo di SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) e CIE (Carta d’Identità elettronica) come le sole credenziali di accesso ai servizi digitali della Pubblica amministrazione. Si cercherà poi di far crescere la piattaforma pagoPa come sistema di pagamento elettronico. Infine, si mira all’avvio dei processi di digitalizzazione per erogare tutti i servizi al cittadino attraverso l’applicazione ‘IO’.
AgID, come detto, si muove sotto la Presidenza del Consiglio dei Ministri (il Governo). La persona che l’esecutivo ha posto ai vertici dell’Agenzia è Francesco Paorici, che ha il ruolo di direttore generale. Nella sua carriera vediamo un passato da ufficiale dell’esercito, cui seguono esperienze manageriali in Telecom, BUONGIORNO, B! Digitale e DOCOMO.
La Direzione della sezione Pubblica Amministrazione e Vigilanza è affidata a Francesco Tortorelli, diventato dirigente pubblico mediante concorso nel 1988, dopo una laurea con lode in matematica e una carriera da impiegato.
Caterina Flick, già docente universitaria e avvocata, è la Dirigente dell’ufficio Affari Giuridici e Contratti. Contabilità e personale sono invece affidati a Oriana Zampaglione, dirigente di II fascia nella Pubblica Amministrazione e dottore commercialista.
L’attuale Piano Triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione copre gli anni dal 2020 al 2022. In generale, indica le “linee di azione per promuovere la trasformazione digitale del settore pubblico e del Paese”.
Le linee di azione strategiche sono:
Tra gli obiettivi dell’Agenzia per l’Italia Digitale v’è la promozione dell’accessibilità web, anche sulla spinta della normativa europea. In tal senso nasce la dichiarazione di accessibilità AgID.
Si tratta di un obbligo a cui i titolari delle applicazioni e dei siti web delle pubbliche amministrazioni sono tenuti. La data d’inizio dell’obbligo è il 23 settembre 2021, termine ultimo per presentare la dichiarazione in materia di applicazioni.
Se hai un sito web, ti consigliamo di verificare il corretto adempimento di tutti gli obblighi che gravano su di te. Trovi tutto ciò che ti serve in questo articolo.
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