Bebe Vio è senza dubbio un simbolo della tenacia, della capacità di superare le difficoltà che la vita ci pone davanti. Una dura malattia in gioventù, la disabilità, le vittorie, gli ori paralimpici. Beatrice Maria Adelaide Marzia Vio è un esempio per tutti noi. Ecco perché è importante conoscere la storia di Bebe Vio: chi è la più famosa atleta paralimpica italiana?
Bebe Vio nasce a Venezia e cresce a Mogliano Veneto, con un fratello maggiore e uno minore. Fin da subito pratica scherma, oltre a essere una scout. A undici anni, però, nel 2008, arriva la malattia: la meningite di tipo B. La ragazza, purtroppo, non era vaccinata. In merito, il padre dichiarò:
“A dieci anni aveva fatto la profilassi contro la meningite di tipo A. Allora i sanitari ci dissero che era troppo piccola per sottoporla alla vaccinazione contro la B. Per loro era meglio aspettare che compisse i quattordici anni. Noi ci siamo fidati, d’altronde erano degli specialisti. Purtroppo ci siamo sbagliati: praticamente dodici mesi dopo mia figlia ha contratto il batterio”.
Nell’anno seguente arriva una degenza di tre mesi e mezzo in ospedale, con l'amputazione di avambracci e gambe ormai necrotizzati, la riabilitazione e, infine, la ripresa con la scherma. Da quel momento Bebe Vio diventa una testimonial per le campagne vaccinali contro la meningite.
Nel 2010 esordisce a Bologna, nel 2011 è campionessa italiana under 21 e nel 2012-2013 campionessa italiana assoluta. La storia sportiva di Bebe Vio è una rapida ascesa, avvenuta con l'aiuto delle sue insegnanti di sempre: Federica Berton e Alice Esposito.
Il primo titolo mondiale arriva nel 2015, a Eger, Ungheria, durante i campionati di categoria. Nel 2016, nei campionati europei assoluti, vince l’oro individuale e l’argento a squadre.
La vera consacrazione avviene col titolo olimpico alle Olimpiadi di Rio de Janeiro nel 2016, con la vittoria per 15-7 contro la cinese Zhou Jingjing. Due giorni dopo arriva la seconda medaglia, col bronzo vinto nella prova a squadre.
Il secondo titolo olimpico arriva a Tokyo 2021, sempre nella prova individuale, cui segue l’argento nella prova a squadre. Ventiquattro anni e quattro medaglie olimpiche, di cui due ori individuali. La carriera nella scherma di Bebe Vio è straordinaria, e non potrà che essere luminosa negli anni a venire.