La locandina di Eternals, uno tra i migliori film sulla disabilità
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I migliori film sulla disabilità per comprendere i disabili

La disabilità è una condizione che tocca quasi un quinto della popolazione mondiale. Per questo motivo è importante comprenderla e farla comprendere. Quale miglior modo della settima arte? Il cinema è infatti un mezzo di comunicazione estremamente efficace, in grado di far passare messaggi chiari e profondi. Ecco quindi indicati i migliori film sulla disabilità, utili per comprendere i disabili - anche se sarebbe meglio dire “persone con disabilità”, come abbiamo spiegato in questo articolo.

Quasi amici - Intouchables

Quasi amici (Intouchables nel titolo francese) è probabilmente il più famoso dei film sulla disabilità, dato l’enorme successo al botteghino e nella cultura popolare. La regia è di  Olivier Nakache e Éric Toledano, mentre gli attori protagonisti sono Omar Sy e François Cluzet.

Racconta la storia di Driss, giovane disoccupato e fannullone, e Philippe, ricco signore divenuto tetraplegico in seguito a un incidente in parapendio. Si incontrano quando Philippe pubblica un’offerta di lavoro per un badante e Driss si presenta solo per continuare a percepire l’assistenza sociale - dato che l’avrebbe persa se non si fosse presentato ai colloqui di lavoro. A sorpresa, però, viene scelto, e da lì inizierà un’amicizia straordinaria.

La vicenda è ispirata a una storia vera, che coinvolge Abdel Yasmin Sellou e di Philippe Pozzo di Borgo. La loro storia viene raccontata nei titoli di coda.

Shutter island: il miglior film thriller sulla disabilità

Shutter island rientra fra i capolavori di Martin Scorsese e vede un cast di altissimo livello, a partire dal protagonista Leonardo Di Caprio. Racconta di un agente federale Edward Daniels, detto Teddy, che viene mandato, con la sua spalla Chuck Aule, su un’isola dove si trova un istituto psichiatrico per criminali. L’ambientazione è da brividi e la trama è un susseguirsi di colpi di scena.

Il film, pur avendo l’intento di provocare paura e suspence, come tutti i thriller, riesce a dare un’idea di come, nel passato, si sia affrontata la questione della disabilità cognitiva. L’emarginazione e il disagio sono infatti le componenti principali degli internati, spesso “curati” con la lobotomia.

Si può fare, con Claudio Bisio

Questo film del 2008 vede due grandi del cinema italiano come Claudio Bisio e Giuseppe Battiston, diretti da Giulio Manfredonia. Racconta la storia di Nello, sindacalista in rotta coi compagni, che viene trasferito in una cooperativa, chiamata “Cooperativa 180”, dal numero della legge Basaglia, che aveva chiuso i manicomi. Nello si batterà per ottenere l’emancipazione sociale e lavorativa dei ragazzi e delle ragazze della cooperativa, portandoli a fondare un’impresa di parquet di successo.

Il tema, anche qui, è la disabilità cognitiva, e vede il progresso sociale compiuto col superamento dei manicomi e con la creazione di una società inclusiva dove le persone con disabilità possono realizzarsi pienamente.

Forrest Gump: un classico dei film sulla disabilità

Forrest Gump è uno dei capisaldi del cinema mondiale e si può tranquillamente affermare che è il più grande film sulla disabilità girato finora. Diretto da Robert Zemeckis e con la recitazione straordinaria di Tom Hanks, si basa sul romanzo di Winston Groom del 1986.

Il film ripercorre la vita di Forrest Gump, un ragazzo con una disabilità cognitiva che si ritrova a vivere straordinarie avventure. Nelle sue vicende, poi, si intreccia la storia degli Stati Uniti, dalla guerra del Vietnam al Watergate. Insomma, un successo straordinario, capace di vincere ben sei Oscar.

Eternals: il miglior film sulla disabilità uditiva

Per cambiare ancora genera, niente di meglio di Eternals, un film di fantascienza che si colloca nel 5000 a.C., dove dieci “Eterni” (Ajak, Sersi, Ikaris, Druig, Makkari, Phastos, Sprite, Thena, Gilgamesh e Kingo), creature immortali con superpoteri originarie del pianeta Olimpia, vengono inviati sulla Terra per combattere i Devianti, dei mostri che divorano gli esseri umani, in Mesopotamia.

Una degli Eterni, Makkari, ha una disabilità uditiva, che le consente di raggiungere la velocità supersonica senza essere disturbata dalla rottura del muro del suono. L’eroina è stata rappresentata da Lauren Ridloff, un’attrice che ha realmente una disabilità uditiva e che ha raccontato della sua esperienza sul set. Si tratta della prima supereroina con disabilità uditiva della Marvel.

Corro da te: Leone e Favino in una splendida performance

Gianni (interpretato da Pierfrancesco Favino), single di mezza età, si innamora di una ragazza, che, per un equivoco, lo crede paraplegico. Tuttavia la ragazza, Chiara (interpretata da Miriam Leone), è davvero paraplegica: Gianni porterà avanti la bugia finché potrà, ma alla fine si troverà di fronte a un bivio.

Si tratta di una splendida commedia romantica, dove il tema della disabilità viene trattato con attenzione. La speranza è che un film del genere, nato per la grande diffusione, possa smuovere le coscienze e attirare l'attenzione su tutti i temi relativi all'accessibilità.

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