Nel mondo una persona su cinque ha una disabilità. Ciò significa che il 20% della popolazione non può avere una vita piena a causa della società, che rimane inaccessibile in troppi ambiti. Tra questi ambiti ritroviamo anche internet e i siti web. Un gesto scontato, che per alcuni può però essere difficoltoso o addirittura impossibile. Ecco spiegata quindi l’importanza dell’accessibilità web, detta anche e-accessibility: vediamo cos’è, cosa significa l’espressione “e-accessibility” e cosa bisogna fare per avere un sito web accessibile.
La parola “e-accessibility” è una parola composta di origine inglese. Il prefisso E indica “electronic”, facendo riferimento a tutto ciò che riguarda l’elettronica, in particolare siti web e applicazioni.
“Accessibility” si riferisce invece ad “accessibilità”, ossia la possibilità che gli utenti con disabilità possano usufruire del servizio offerto. In questo caso, ovviamente, si tratta della possibilità di utilizzare app e siti web.
La e-accessibility è la possibilità che un utente con disabilità usufruisca dei servizi e delle funzioni offerte da un sito web o da un’applicazione. Ovviamente ogni disabilità porta la necessità di esigenze e attenzioni diverse, quindi non esiste una definizione pratica che sia univoca per tutti i tipi di disabilità. Ciò che è importante, però, è tenere in considerazione i bisogni dei singoli, in modo da poter garantire la piena fruibilità del prodotto informatico offerto.
Rendere un sito web accessibile è innanzitutto un dovere etico e morale. Una società giusta deve rendere la vita di tutti piena e soddisfacente, e per fare ciò bisogna passare anche dal mondo del web, dato che compone una parte importante delle nostre vite. Pensate infatti a quante volte navigate su internet durante la giornata: ora togliete il 97% dei siti (dato che solo il 3% è accessibile) e avrete un’idea di cosa vuol dire navigare su internet se si ha una disabilità.
A questi motivi si aggiungono quelli economici: le persone con disabilità tendono ad affezionarsi di più ai brand e le aziende con siti non accessibili perdono 6,9 miliardi di dollari l’anno rispetto ai competitor accessibili. Inoltre, un sito accessibile ha una SEO migliore dei siti non accessibili.
La e-accessibility di un sito web o di un’applicazione viene valutata sulla base delle World Content Accessibility Guidelines (WCAG), la cui ultima versione in vigore è 2.1. Le WCAG forniscono una serie di requisiti di vario genere, che comportano la compliance o meno del sito web analizzato.
Per verificare se un sito sia accessibile o meno, si può utilizzare un validatore di accessibilità, ossia un software che scansiona il dominio per verificare se ogni pagina è accessibile. A questo link puoi trovare aCe, il validatore di accessibilità di AccessiWay, che è completamente gratuito.
Rendere il proprio sito web completamente accessibile è un’operazione lunga e complessa, che può costringere a fare compromessi con la grafica e con la velocità del sito stesso. A meno che non si usi AccessiWay: si tratta del primo sistema integrato di Intelligenza Artificiale e interfaccia utente, che consente alle persone con disabilità di adattare il sito a tutte le loro esigenze.
In pochi click puoi quindi rendere il tuo dominio completamente accessibile, usufruendo anche dei servizi di consulenza personalizzati per meglio incontrare i tuoi bisogni specifici.