Una persona su cinque al mondo ha una disabilità, ma solo il 3% dei siti web è accessibile. Questo dimostra che la situazione accessibilità dei siti web è un problema e che c’è molto lavoro da fare. L’Unione Europea, con due direttive recenti, ha mostrato di voler agire per rendere internet un luogo più inclusivo. Se vuoi anche tu difendere i diritti delle persone con disabilità, scopri come raggiungere la piena accessibilità sul tuo sito web.
L’accessibilità è la possibilità che un utente con disabilità possa utilizzare appieno il servizio offerto. Trattandosi di accessibilità dei siti web, si indica la possibilità che un utente possa usufruire senza difficoltà né limiti di un sito web o di un’applicazione.
Chiaramente ogni disabilità presenta caratteristiche e quindi esigenze diverse. Pertanto, è importante adottare le misure adatte per ogni singolo utente, cosicché nessuno incontri limiti nella fruizione dei contenuti online. Solo così, infatti, si può rendere internet un posto inclusivo e aperto a tutte e tutti.
Avere un sito web accessibile è un dovere sociale e morale. Tuttavia, se questa non fosse una ragione sufficiente, va considerato anche che le persone con disabilità tendono ad affezionarsi di più ai brand accessibili, portando loro notevoli guadagni. Inoltre, un sito web accessibile garantisce una SEO migliore, aumentando i ricavi dalla vendita dei prodotti offerti sul sito.
Infine, come detto nell’introduzione, l’Unione Europea sta agendo per far sì che i siti web diventino accessibile. Dal 2021 i siti web e le applicazioni delle pubbliche amministrazioni e delle imprese che offrono servizi per loro conto devono essere accessibili. Dal 2025 questo obbligo varrà anche per le imprese private, escluse le microimprese, pena l’esposizione a sanzioni: tutti i dettagli sono in questo articolo.
L’accessibilità per i siti web, come detto prima, non è una ricetta univoca: ogni disabilità presenta esigenze diverse e merita quindi soluzioni specifiche. Tutti gli standard per ottenere un sito web accessibile sono indicati dal W3C, nell’ambito della WAI, e si chiamano World Content Accessibility Guidelines (WCAG). La versione più recente, attualmente in vigore in Unione Europea, è la 2.1. Un sito è definito compliant se risponde a questi requisiti: per scoprire se il tuo sito web rispetta gli standard di accessibilità, puoi usare gratuitamente il validatore di accessibilità che trovi a questo link!
Le WCAG sono pubbliche, quindi chiunque può leggerle e verificare se il proprio sito web risponde a tali standard, applicando eventualmente le relative modifiche. Questo costa tempo e soldi, soprattutto se ci si deve rivolgere a degli sviluppatori perché non si hanno le competenze adeguate.
Per evitare questi problemi, si può ricorrere ad AccessiWay, un software che ti consente di rendere il tuo sito web accessibile con pochi click e una modica spesa. Funziona sulla base di un sistema integrato di interfaccia utente e Intelligenza Artificiale. Il primo consente a ogni user di apportare direttamente gli accorgimenti di cui ha necessità, la seconda scansiona ogni giorno il sito per verificare che ogni pagina sia accessibile. Infine, puoi ricorrere alle consulenze personalizzate proposte dallo staff di AccessiWay per adattare il sito alle tue esigenze specifiche. Clicca qui per scoprire come funziona!