L’accessibilità web è un termine sempre più presente nei media. Internet occupa infatti un ruolo centrale nelle nostre vite e farne un uso limitato è impensabile per la nostra società. Tuttavia, una persona su cinque, nel mondo, si ritrova a incontrare notevoli difficoltà quando si tratta di navigare sul web. Questo succede perché solo il 3% dei siti è accessibile, nonostante le numerose iniziative intraprese per raggiungere questo obiettivo. Vediamo quindi cos’è l’accessibilità web e come raggiungerla.
L’accessibilità web è la possibilità che un utente con disabilità possa usufruire senza limitazioni o difficoltà di un contenuto offerto su un sito web o su un’applicazione. In generale, il termine “accessibilità” indica la possibilità che un utente con disabilità possa fruire appieno del servizio messo a disposizione.
Dato che ogni disabilità presenta esigenze e quindi necessità di adattamenti diversi, non esiste una ricetta univoca per l’accessibilità, ma va valutato caso per caso cosa fare per avere la certezza che tutti gli utenti possano fruire appieno del sito web o dell’app.
Come scritto nell’introduzione, un sito web deve rispettare gli standard sull’accessibilità web per avere la certezza che tutti gli utenti, inclusi quelli con disabilità, possano usufruire dei contenuti offerti. Tali standard sono definiti dal World Wide Web Consortium (W3C), nell’ambito della World Accessibility Initiative (WAI). Sono detti World Content Accessibility Guidelines (WCAG) e la versione più recente è la WCAG 2.1.
Questi standard sono riconosciuti internazionalmente e a loro rimanda l’Unione Europea nel definire gli obblighi sull’accessibilità web di cui tratteremo nel prossimo paragrafo. Si può facilmente verificare se il sito è compliant con le WCAG più recenti utilizzando un validatore di accessibilità: clicca qua per usare un validatore gratuito!
Per lungo tempo l’accessibilità web, pur essendo nota e definita, è rimasta appannaggio di pochi sviluppatori virtuosi. Oggi, fortunatamente, esistono numerosi obblighi di legge volti a rendere internet un luogo più accessibile.
In Italia esiste la legge Stanca, l. n. 4 del 2009, che introdusse numerose prescrizioni in materia di accessibilità e viene aggiornata tuttora per tenerla al passo con le necessità delle persone con disabilità in una società moderna. Se volete saperne di più, vi rinviamo a questo articolo.
A livello europeo, invece, si fa riferimento a due direttive fondamentali: la n. 2102 del 2016 e la n. 882 del 2019, detta anche European Accessibility Act. La prima prevede che dal 2021 app e siti web delle Pubbliche Amministrazioni debbano essere completamente accessibili e che vada pubblicata una dichiarazione di accessibilità sul loro sito web. Lo European Accessibility Act estende tali obblighi alle imprese private che non siano microimprese: entrerà in vigore dal 2025, ma è importante farsi trovare preparati per non incorrere in sanzioni. Clicca qui per saperne di più!
Rendere un sito accessibile può essere impegnativo e richiedere notevoli compromessi con l’estetica del sito stesso. Tuttavia, esiste una soluzione più semplice ed economica: usare AccessiWay. Con il suo sistema integrato di interfaccia utente e Intelligenza Artificiale, AccessiWay consente di rendere un sito accessibile con pochi click, verificando che l’accessibilità web permanga nel tempo. Clicca qui per scoprire come funziona!