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Stephen Hawking: la storia, la malattia e le grandi scoperte
La storia di Stephen Hawking è complessa, ma merita di essere raccontata al di là della malattia
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L'accessibilità, in tutte le forme in cui è sancita all'interno della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità, è una questione di diritti. Quindi, diritto alla mobilità personale connesso al diritto all'accesso all'ambiente fisico e ai trasporti e diritto alla libertà di espressione legato al diritto di accedere all'informazione.
In questo articolo, ci occupiamo del perché è importante rendere le strutture fisiche e il mondo digitale accessibile alle persone con disabilità.
L'obiettivo di un mondo accessibile a portata di tutti potrà sembrare paternalistico per alcuni. Ma è proprio ciò di cui abbiamo bisogno. Partiamo dalla presa di coscienza che non tutte le persone godono di piena libertà e autonomia. Questo discorso si inserisce nel più ampio tema della creazione delle pari opportunità, dove l'accessibilità occupa un ruolo di primaria importanza, essenziale per la partecipazione attiva alla vita quotidiana di una società.
Ma non si tratta di trovare soluzioni rivolte alle persone con disabilità in termini generali. Anzi. Al fine di implementare l'accessibilità per tutti è necessario prendere in considerazione le esigenze delle persone con disabilità nella loro specificità: dal bambino, l'adolescente, all'anziano. Quindi, le loro caratteristiche peculiari di cittadini, studenti, lavoratori ecc.
Se ci venisse chiesto di descrivere che cos'è la disabilità, quali termini e categorie utilizzeremmo? Molto probabilmente ricorremmo a parole come "handicap", "invalido", "inabilità"; parole che riflettono la condizione fisica, gli impedimenti e le fragilità della persona. Secondo il pensiero comune, quindi, la disabilità si fonderebbe su concetti che sottolineano l'inferiorità dei soggetti. La persona con disabilità è la persona "invalida", ovvero "non valida". Ci dobbiamo allora chiedere: "non valida" esattamente rispetto a che cosa? Ad un mondo pieno di barriere fisiche e digitali.
É questa una concezione sulla disabilità molto diversa da quella sancita all'interno della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità. La disabilità, infatti, si basa sui diritti umani. Leggiamo: “la disabilità è il risultato dell’interazione tra persone con menomazioni e barriere comportamentali ed ambientali, che impediscono la loro piena ed effettiva partecipazione alla società su base di uguaglianza con gli altri”. É un cambiamento significativo: non sono le persone "invalide", non adatte, ma l'ambiente circostante con le sue barriere impedisce alla persona con disabilità di mettere in pratica le proprie potenzialità.
Tracciamo una piccola parentesi per comprendere meglio il concetto. Facciamo riferimento alla distinzione tra disabilità e handicap. La prima è data, per esempio, dalla condizione di non poter camminare. Il passaggio dalla disabilità all'handicap avviene nel momento in cui la persona incontra nel suo cammino degli sbarramenti che impediscono l'accesso ad una struttura a causa di gradini e assenza di rampe.
Ecco perché è così importante l'accessibilità. Grazie all'accessibilità è possibile non solo realizzare l'abbattimento delle barriere architettoniche e digitali così da restituire alle persone con disabilità il diritto di condurre una normale vita quotidiana, ma è anche un mezzo attorno al quale diffondere una giusta narrazione sulla disabilità.
