In un mondo in cui siamo sempre più bombardati da contenuti visivi, come immagini e video, è necessario trovare soluzioni in grado di far comprendere i contenuti anche alle persone con disabilità. Centrali sono i contenuti dei social network, sempre più pervasivi nella vita di ognuno, ma senza la dovuta accessibilità.Come sottolinea l’Agenzia Europea per lo Sviluppo dell’Istruzione degli Alunni Disabili (2013):
“L’accesso a nuove tecnologie adeguate deve essere visto come una questione di diritti umani”. Lo scopo principale di questi mezzi di comunicazione, infatti, è promuovere la più ampia inclusione sociale.
Grazie ai grandi passi avanti, le tecnologie informatiche sono sempre più alla portata di tutti, mediante l’applicazione del “design for all”. Tutto questo non sarebbe possibile senza la profonda presa di coscienza in fatto di accessibilità. L’accessibilità web è infatti fattore base per l’implementazione delle tecnologie informatiche verso la più ampia inclusione sociale.
Come ben sappiamo, i Social stanno sempre più diventando parte della nostra vita. Ci connettiamo per informarci, per fare acquisti, per seguire il nostro cantante o attore preferito, per raccontare esperienze di vita. Con gli altri utenti della rete si crea il cosiddetto “benessere da contatto” che è il senso di sollievo sentendosi vicini agli altri membri con i quali si socializza.I social network più utilizzati al mondo sono Facebook, nato nel 2004 da Mark Zuckerberg e diventato famoso in Italia a partire dal 2008, ed Instagram, nato nel 2010.
Le persone con disabilità non riescono ad accedere facilmente a queste piattaforme. In particolare, la maggior parte delle persone che ne restano escluse è rappresentata dalle persone con disabilità visiva alle quali non è possibile accedere ai contenuti di file multimediali, per esempio, su YouTube.
Da un’indagine condotta in Italia sulla disabilità e l’utilizzo dei Social è emerso che i problemi principali che ostacolano una normale fruizione dei contenuti riguardano proprio l’accessibilità. Al secondo e terzo posto troviamo problemi di accesso ad Internet, problemi di visualizzazione e nella navigazione delle sezioni. A seguire, problemi di compresione di alcuni contenuti, problematiche legate alla gestione della sicurezza e della privacy e, solo infine, emerge il fattore di scarsa competenza digitale.
Le tecnologie informatiche mettono a disposizione funzioni sempre più efficaci che permettono un accesso facilitato a chi manifesta difficoltà. In modo particolare, le persone con disabilità della vista grazie alle tecnologie assistive, come il testo alternativo, possono fruire facilmente dei contenuti digitali.
L’ultima novità in queto campo è rappresentata dalla nuovissima versione del testo alternativo: con l’applicazione dell’Intelligenza Artificiale è ora possibile ottenere la descrizione di molti più oggetti, tra cui attività, simboli e diverse tipologie di animali. Queste descrizioni sono molto più precise e ricche di particolari.Ma è bene specificare un punto cruciale: descrizioni più dettagliate non vuol dire più complessità. Il testo alternativo, infatti, offre un resoconto delle immagini presenti sui Social in modo molto semplice, facilitando così anche la traduzione in 45 lingue diverse.
Accessibilità significa quindi che con l’applicazione dell’Intelligenza Artificiale i contenuti Social sono più ricchi di descrizioni.
Il testo alternativo su Facebook:
Il testo alternativo su Instagram:
Questi nuovi strumenti di tecnologia informatica accessibile sono in grado di contribuire realmente a modificare le abitudini delle persone con disabilità, all’insegna dell’inclusività.